Day 10 – Verso l’America
9 ottobre 23:44
Fare nulla è la cosa più stancante che si possa fare qui. Il caldo uccide e meno si fa meno si farebbe.
Oggi sveglia tardi, pranzo con Laura e partenza alle 17:30 per Dakar. Di fatto nulla, ma il mio fisico richiede riposo come dopo una maratona nel deserto.
Un bel pezzo di strada è a una corsia e troviamo una quantità di traffico indescrivibile.
Molti tornano a Dakar la domenica sera per lavorare il lunedì, un po’ come i fuori sede che lavorano a Milano.
Fino al mese scorso la mia vita era proprio così: lavoravo a Milano durante la settimana e tornavo dai miei a Ferrara un weekend ogni tanto. E il ritorno a Milano la domenica sera è un vero e proprio esodo.
Pensa te se dovevo ritrovarmi nella stessa condizione in Africa.
L’esperienza per Filippo finisce oggi e il suo aereo di ritorno è alle 2 di notte, per questo ci stiamo dirigendo a Dakar.
E per sfruttare il viaggio abbiamo pensato di partire prima per approfittarne e visitare la città.
Peccato che la partenza non troppo intelligente ci abbia fatto arrivare col buio, quindi di Dakar si è visto poco e niente, e quel poco che si è visto era davvero orrendo.
Tutto vecchio e fatiscente. Uguale al resto dei villaggi, solo più grande, più sporca e più trafficata.

Verso Dakar
Unico dettaglio degno di nota, che poi di dettaglio non si può parlare vista l’enormità delle sue dimensioni, è una mastodontica statua posta sulla costa a simboleggiare il rinascimento africano relativamente alla deportazione degli schiavi in America.
Questo enorme mostro di bronzo alto 49 metri è composto da un uomo che tiene nel braccio sinistro un bambino il quale indica il mare (l’America) e a destra abbraccia una donna.
Il tutto è costato allo stato dai 15 ai 23 milioni di euro (9-15 miliardi di cfa), pagati in natura con 30-40 ettari di terreno a un uomo d’affari senegalese.
Brutta storia conoscendo le condizioni della maggior parte degli abitanti del Senegal.

Monumento al Rinascimento Africano – Dakar
Vedere per credere
Lista delle cose che “se non vedi non ci credi“:
- Lungo la strada che collega Kelle a Dakar si possono comprare i più disparati prodotti. Dalla frutta ai divani, dalle baguette alle impalcature in legno dei letti. Letteralmente sul ciglio della strada!
- Strada a due corsie a scorrimento veloce, di cui veloce c’è ben poco dato che a causa del traffico intenso era tutto bloccato, in cui passano decine e decine di venditori ambulanti, proponendo di tutto e di più, principalmente cibo.
- Autobus che portano a Dakar per 200/300 cfa (meno di 50cent) che però trasportano minimo il doppio delle persone che normalmente potrebbero entrarci: persone sedute, in piedi, sul tettuccio del bus e sul retro appesi alle portiere aperte. Una scena impossibile da credere a meno che constatata coi propri occhi.
- Casco sul motorino totalmente opzionale, per non parlare del numero dei passeggeri. Abbiamo infatti sorpassato un cinquantino che a fatica arrancava in salita sotto il peso di padre, madre e due bambini.
- Continue e frequenti ventate di odori che nemmeno un cadavere potrebbe emanare.

Strada per Dakar