Viaggiare da soli è una figata perché…
Viaggiare da soli è una figata…
Tua nonna non è affatto d’accordo.
La mia nemmeno, dato che trova assurdo che io, dalla provincia di Ferrara, vada da sola a Bologna di sera (tra l’altro in macchina, manco in treno).
Ma si sa, le nonne sono state programmate per far da mangiare e preoccuparsi per noi…
Noi, che invece siamo la generazione programmata per viaggiare ed essere sempre alla disperata ricerca di noi stessi.
Noi, che diciamo alla nonna “Tranquilla, vado con un amico”, quando in realtà l’idea di viaggiare da soli stuzzica incredibilmente la nostra mente.
Io ci ho provato, più di una volta (la nonna non lo sa) e oltre ad aver trovato me stessa, ti assicuro che è una vera figata!
Perché? Per 5 semplici motivi!
1. Viaggiare da soli rende INDIPENDENTI
Quando viaggi da solo devi capire come muoverti, comunicare con chi è del posto (tranne in Francia, comunicare coi francesi è impossibile), non farti fregare sui prezzi (soprattutto se sei un giapponese a Venezia) e gestire eventuali imprevisti.
Tutte situazioni che affrontate una volta, sarai in grado di controllare con più forza e sicurezza la volta seguente, diventando un maestro del problem solving.
Un po’ come un rapporto con la suocera, dopo il primo incontro è tutto in discesa (quasi).
La mia storia
La prima volta che persi un volo avevo 18 anni.
Si trattava di un New York-Milano, mancato a causa del ritardo del volo di coincidenza. Radunai i miei bagagli (2 grandi, 2 piccoli, uno zaino e un ingombrante cappello di paglia), mi sedetti a terra e… iniziai a piangere a dirotto.
Dopo un’ora di lacrime, panico e inutili tentavi di comunicare coi miei in Italia dove erano le 4 del mattino, riuscii a farmi forza e andare all’area check-in, dove mi diedero un biglietto per il volo successivo. Più facile del previsto.
La seconda volta che persi un aereo (per lo stesso motivo, ma questa volta Lisbona-Milano), feci un lungo respiro e mi diressi con tranquillità e nonchalance all’information desk, e non solo ottenni subito il posto sul volo successivo, ma addirittura il rimborso totale del biglietto, pari a 330€.
Sarei comunque grata se non ci fosse una terza volta.
2. Chi viaggia da solo è più ORGANIZZATO
Non ci sarà la tua famiglia, gli amici o la guida a romperti le palle.. ma neanche a tener d’occhio gli orari dei trasporti, organizzare le escursioni e tenere i documenti di viaggio al sicuro.
L’unico responsabile di un viaggio in solitaria sei tu e una buona organizzazione ne è una conseguenza imprescindibile.

Voglio dire.. ho vinto dei premi per le mie skill organizzative!
La mia storia
Dopo svariati viaggi in solitaria, oggi non solo riesco a organizzare il bucato prima di ridurmi a indossare il costume da bagno al posto delle mutande, ma sono persino riuscita a preparare un viaggio on the road di 6 settimane negli Stati Uniti completamente da sola.
Se vuoi sapere come ho fatto, leggi l’articolo!
3. In viaggio in solitaria si fanno più AMICIZIE
E’ assodato che viaggiando in compagnia si tende a rimanere all’interno del gruppo.
Quando però si parte in autonomia, si arriva a un punto in cui si sente la necessità di dialogare con qualcuno, avere un compagno di merende o imbucarsi a una festa.
L’unico modo per farlo è vincere la timidezza e rompere il ghiaccio col compagno di ostello, con il vicino di posto sull’autobus o con chi sta bevendo una birra di fianco a te al bar.
A circa 70 anni dall’invenzione della traduzione automatica, non sapere l’inglese non è più una scusa. Vai e conquistali tutti!
La mia storia
Grazie alla mia instancabile parlantina, oggi ho la fortuna di avere amici un po’ ovunque, conosciuti in ogni angolo del mondo, ma non è tutto!
Se non fosse stato per Oscar, un compagno di stanza in ostello con cui avevo stretto amicizia, avrei perso il terzo aereo della mia vita. Questa volta non per un volo di coincidenza in ritardo, ma per il mio spassionato amore per i party.
Facciamo un passo indietro.
Ero tornata alle 7:00 da una serata, mi ero fatta una doccia veloce e avevo optato per un sonnellino pre-partenza.
Oscar: “Jessica… ehi Jessica..” – mi scuote un braccio tentando di svegliarmi
Io: “Mmmmmm” – mi giro dall’altra parte
Oscar: “Jessica svegliati” – mi scuote più vigorosamente
Io: “Mmmmmm cosa c’è….”
Oscar: “Non dovevi andare in aeroporto alle 9:30?”
Io: “Si”
Oscar: “SONO LE 10:15”
Cazzo che corsa.
Arrivai al gate DUE minuti dalla chiusura, con i polmoni corrosi, gli occhi bruciati e la bocca disidratata.
Che il compagno di ostello sempre sia lodato.
4. Viaggiare da soli rende AUTONOMI, perché non si dipende dalle scelte degli altri
Quante volte volevi mangiare la pizza, ma il tuo compagno di viaggio voleva sushi?! Poi tu magari avevi voglia di una serata in disco, ma il resto della compagnia preferiva il torneo di briscola col San Daniele in palio?
Chi viaggia da solo fa quello che gli va, quando gli va. Semplice!

Quella fantastica sensazione… quando viaggi da solo!
La mia storia
Hai mai sentito parlare del Berghain? Se fossi andata a Berlino in compagnia forse non ci avrei nemmeno pensato… si sa, non è un posto per tutti.
Da sola invece riuscii a guadagnarmi un posto nel paradiso dei clubber tedeschi.
Se non ne hai mai sentito parlare, un motivo in più per leggere di come ho fatto a entrare al Berghain!
5. Se viaggi da solo, sei incredibilmente ATTRAENTE
Ammettilo, hai guardato le storie Instagram di quella tizia in viaggio da sola in California e hai pensato che fosse proprio tosta.
O magari hai visto quel tuo amico con zaino in spalla da solo per la Thailandia e lo hai trovato improvvisamente fico.
E’ normale: chi viaggia da solo è indipendente, organizzato, estroverso e autonomo.. chi non troverebbe attraente un tipo così?!
La mia storia
“Volevo proprio una ragazza indipendente come te”… e fu così che lo conquistai! ❤️
Se non sei ancora pronto per viaggiare totalmente da solo, ma non vuoi rischiare di viaggiare con dei rompicoglioni, ho quello che fa per te: 10 compagni di viaggio da evitare