Cosa vedere a Cracovia
Cosa vedere a Cracovia in 3 giorni
Principale centro culturale della Polonia, di cui è stata a lungo anche la capitale, Cracovia è senza dubbio una delle città più belle e suggestive d’Europa.
A differenza di molte altre città polacche, come ad esempio Varsavia, Cracovia ebbe la fortuna di essere risparmiata dai nazisti, a quanto pare perché avrebbero voluto abitarci dopo la guerra.
Oggi cosa c’è da vedere a Cracovia?
La città, nominata capitale europea della cultura nel 2000, è solo una parte di ciò che offre l’area. A pochi km da Cracovia si trova infatti il memoriale del campo di concentramento di Auschwitz e la miniera di sale di Wieliczka, due siti di estrema importanza per l’umanità.
Partiamo quindi alla scoperta di questo gioiello polacco, ricco di storia e cultura, comodamente visitabile in 3 giorni.
Visitare Cracovia in 3 giorni
Avendo un budget limitato per il mio viaggio a Cracovia sono partita con Ryanair (Cracovia è servita da Milano Bergamo, Roma, Napoli, Bologna e molti altre città italiane) e ho alloggiato in ostello, Let’s rock hostel, spendendo 145zl (circa 34€) per 3 notti in camerata mista da 8.
N.B.: pur facendo parte dell’Unione Europea la Polonia non ha adottato l’Euro. La valuta nazionale è lo Zloty polacco, indicato col simbolo zl (o PLN). Qui il cambio aggiornato.
- #1: arrivo a Cracovia e visita del centro
- #2: miniere di sale di Wieliczka, Castello di Wawel e quartiere ebraico
- #3: Auschwitz e fabbrica di Oskar Schindler
- Frasi utili in polacco
Giorno 1
Lista delle cose da fare:
- Raggiungere Cracovia dall’aeroporto Jana Pawła II
- Check-in in ostello
- Girovagare per Cracovia e scoprire i suoi tesori
Dall’aeroporto al centro di Cracovia
Ogni mezz’ora c’è un treno che collega l’aeroporto di Cracovia col centro della città (Krakow Główny), impiegandoci circa 20 minuti.
Le macchinette per il biglietto (9,00PLN – circa 2,10€) sono disponibili sia al terminal aeroportuale che alla stazione del treno.
Attenzione: non è possibile pagare in €, quindi a meno che non abbiate già fatto scorta di Zloty prima di entrare in Polonia, ricordatevi di viaggiare con una carta di credito.
La stazione centrale si trova a pochi minuti di camminata dal centro storico di Cracovia, detto “Stare Miasto“, ossia Città Vecchia, quasi totalmente circondato da un’anello verde di 8 km – i Giardini Planty – dove in passato sorgevano le mura.
Fu nel 13esimo secolo, in seguito ad un’invasione tartara, che la città venne circondata da una cinta muraria difensiva, a sua volta protetta da un fossato.
Era possibile accedere alla città attraverso 7 porte. In difesa dell’entrata settentrionale, la porta di San Floriano (Brama Floriańska), fu inoltre costruito il Barbacane, un massiccio edificio gotico destinato ad ospitare i soldati in caso di assedio, tutt’ora ammirabile nella sua interezza.
Ed è proprio da qui che entriamo nella parte vecchia della città, percorrendo la via principale Floriasnka dal Barbacane al centro di Cracovia, per poi raggiungere il nostro ostello: Let’s Rock Hostel (mezz’oretta totale di cammino).
Gestito da uno staff giovane e ospitale, pulito e con colazione inclusa ci ha pienamente soddisfatti!
Inoltre location da 5 stelle! Siamo a meno di 5 minuti dalla piazza principale: Rynek Główny.
Centro di Cracovia
Rynek Główny
Una delle piazze più belle d’Europa, nonché cuore del centro storico di Cracovia protetto dall’UNESCO, è Rynek Główny, che in polacco significa “Mercato Principale”.
Qualche idea su cosa possa trovarsi al centro della piazza?
L’antico Mercato dei Tessuti fu costruito nel 14esimo secolo ed è oggi adibito a centro di vendita artigianale al piano terra e galleria di pittura polacca al primo piano.
Dopo aver fatto incetta di souvenir e regalini c’è un altro gioiello nella piazza che merita attenzione: la basilica di Santa Maria.
Basilica di Santa Maria
Ciò che la rende speciale è la sua imperfezione asimmetrica: la facciata è infatti composta da due torri, non solo di diversa altezza (69m e 81m), ma anche di diverso aspetto. Due gemelle diverse.
Le carte del progetto di costruzione furono perdute. Quindi, come per ogni storia di cui non si conosce l’origine, si ricorre a una leggenda:
La costruzione delle torri venne affidata a due fratelli architetti. Uno dei due però, stizzito perché la torre dell’altro era più alta, decise di ucciderlo. Chi non ucciderebbe il fratellino per una gara di altezza a colpi di Lego?! Tuttavia, preso dai rimorsi decise di gettarsi dalla sua torre e togliersi la vita, lasciandola quindi incompleta e più bassa dell’altra di una decina di metri.
Ciò che merita una visita all’interno è l’altare maggiore, composto da pannelli in legno che raccontano episodi della vita di Cristo e della Vergine.
Quando conviene fare due passi nei pressi della chiesa? Allo scoccare dell’ora, quando viene suonata la famosa Hejnał Mariacki, ciò che in italiano si direbbe “lo squillo di tromba di Maria”, che in sé risulta molto più orecchiabile della sua cacofonica traduzione.
Ad ogni ora “in punto” un trombettista si affaccia sui 4 lati della torre più alta per suonare il famoso motivo interrompendolo inaspettatamente a metà (ora che avete letto l’articolo sarà un po’ meno inaspettato): si percepisce chiaramente che la melodia dovrebbe continuare, mentre si ferma nel bel mezzo del climax.
Ciò non accade per discutibili scelte musicali polacche, bensì per commemorare il trombettista che nel 13esimo secolo venne ucciso mentre stava suonando l’allarme per l’imminente attacco mongolo alla città di Cracovia.
[Info utili]
- Orari basilica:
- Lun-Sab 11:30-18:00
- Dom e festivi: 14:00-18:00
- Prezzo: 10 PLN (circa 2,40€)
- Bambini: 5 PLN (circa 1,20€)
Lost Souls Alley
Dopo una giornata di cultura, ci vuole una bella serata di svago! E se avete voglia di divertirvi all’insegna dell’horror, Lost Souls Alley è ciò che fa per voi!
IDENTIKIT
- Cos’è: una escape room
- Scopo: risolvere enigmi e rompicapi per passare da una stanza all’altra
- Peculiarità: è un horror escape room (molto horror, poco escape)
- N° partecipanti: max 6 persone (se si è meno si viene uniti ad altri giocatori)
- Durata: 20-30 min, slot disponibili ogni 15 minuti
- Orario: 12:00-20:00 tutti i giorni
- Prezzo: 25PLN a testa (circa 6€)
- Prenotazione: consigliata! E’ possibile prenotare in loco, telefonicamente, dal sito o su Facebook
L’entrata si trova in via Florianska 6, in cima alla scala vecchia e buia di un edificio fatiscente – la scena abbandonata di un esorcismo insomma.
Seguendo i cartelli raggiungerete la lugubre reception e tutto ciò che c’è da firmare per lo scarico di responsabilità farà titubare anche il più impavido giocatore.
Vi chiederete se qualcuno si incaricherà mai del rimpatrio della vostra salma, ma fidatevi, ne vale la pena!
Perché? Per pisciarvi addosso dalle risate e/o cagarvi addosso dalla paura. Una combo di adrenalina imparagonabile. Dipende un po’ da che tipo di fifoni si è, ma anche – e soprattutto – dal livello scelto. Per saperne leggete l’articolo dedicato!
Giorno 2
Lista delle cose da fare:
- Miniere di sale di Wieliczka
- Visitare l’area del Castello di Wawel
- Passeggiare per il quartiere ebraico
- Assaggiare la tipica vodka polacca
Miniere di sale di Wieliczka
Uno dei luoghi più interessanti da vedere a Cracovia, fino ad oggi visitato da oltre 43 milioni di persone.
Situate a meno di 20 km a sud-est di Cracovia, le profonde miniere di sale di Wieliczka (vi-lich-ka) sono famose in tutto il mondo: un continuo alternarsi di laghi salini, grotte, sculture e persino una cappella, tutto ricavato a mano da blocchi di sale da abili scavatori.
Talmente importante che fu uno dei primi 12 luoghi al mondo a essere iscritto nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Un affascinante labirinto di gallerie di circa 300 km distribuiti su 9 diversi livelli di profondità, il cui più profondo si colloca circa 330 m sotto terra.
La tentazione di testare il livello di salinità della miniera sorgerà spontanea. Chi prima, chi dopo, chi apertamente, chi di nascosto, ma credetemi, la lingua vogliono appoggiarcela tutti! L’unico consiglio che mi sento di dare è questo: optate sempre per un assaggio delle mura, non del pavimento!
– La risposta è sì, chiaramente ho provato anch’io ed è molto salato! –
Lasciatevi trascinare in questo viaggio alla scoperta di uno dei luoghi storicamente più importanti del paese, da cui il sale fu estratto fino agli anni ‘90.
Il percorso turistico, al quale si accede solo con una guida, è di circa 3 km, durante i quali si raggiungono i 135 m di profondità scendendo la bellezza di 800 scalini.
La guida è compresa nel biglietto e disponibile anche in italiano – si tratta di ragazzi locali che parlano italiano, preparatevi quindi al singolare humor polacco, anch’esso compreso nel prezzo!
So che siete rimasti a meditare sugli 800 scalini, ma non agitatevi perché sono in discesa, è con l’ascensore che infatti si risale – o come si suol dire in miniera: si torna sul mondo.
[Info utili]
- Durata: 3 ore
- Temperatura: 14-16°C
- 800 scalini in discesa e risalita in ascensore
- Foto e video: occorre pagare un permesso di 10 PLN per poter scattare
Orari:
- 1 Apr – 31 Ott 7:30-19:30
- 2 Nov – 31 Mar 8:00 – 17:00
- 26 Dic – 4 Gen 8:00 – 18:00
- Chiuso: 1 Gen, Pasqua, 1 Nov, 24 e 25 Dic
Prezzi (in rosso dal 27 Apr al 5 Mag, Lug e Ago):
- Adulti: 89 PLN (94 PLN)
- Studenti < 26 anni: 69 PLN (74 PLN)
- Bambini < 4 anni: gratis
Visite con guida in italiano:
- Tutto l’anno: 9:45, 13.45, 15:45
- Tutto Luglio e Agosto, 20 Apr, 22 Apr e dal 27 Apr al 5 Mag, ulteriormente alle: 11:45
Come arrivare:
Uber è una valida opzione, il cui prezzo di andata e ritorno si aggira attorno ai 20€.
Se in alternativa preferite utilizzare il trasporto pubblico, sicuramente più economico ma anche più impegnativo (purtroppo il trasporto pubblico di Cracovia non compare su Google Maps), trovate qui tutte le info.
Castello di Wawel
Cos’altro non deve mancare nella lista di cose da vedere a Cracovia? Il castello di Wawel e il quartiere ebraico!
Di ritorno dalle miniere di sale ci rechiamo infatti a sud della città, dove entrambi sono collocati.
Simbolo dell’identità polacca e cuore politico e culturale della città di Cracovia, l’antica residenza reale sorge su una collina a sud della città vecchia, sulle rive della Vistola.
L’area del castello di Wawel è divisa in 5 sezioni con diverse esposizioni aperte al pubblico (per info su orari e prezzi consultare il sito ufficiale):
- sale dello stato
- appartamenti reali
- tesoro della corona e dell’armeria
- Lost Wawel (storia della collina di Wawel)
- mostra d’arte polacca e orientale
La collina di Wawel ospita inoltre la Cattedrale di Sigismund (dove sono sepolti i reali polacchi), la torre di Sandomierska da cui ammirare la vista panoramica della città e l’area circostante e la leggendaria grotta del drago (N.B.: la grotta e la torre sono chiuse da Novembre a Marzo).
Come narra la leggenda, all’epoca di re Krakus la città era assediata da un drago che viveva in una grotta ai piedi della collina di Wawel.
L’abominevole bestia richiedeva bestiame in sacrificio o, in mancanza di esso, umani. Così re Krakus disperato promise la sua corona in dono a chi l’avrebbe sconfitto.
In molti tentarono l’impresa, dai più poveri contadini a potenti reali e cavalieri, ma nessuno riuscì a liberare gli abitanti da quel terribile tedio, finché un giorno si presentò al cospetto del re un umile ma astuto calzolaio.
La sua idea era geniale: uccidere un vitello e riempirlo di zolfo.
Così fecero e la carcassa venne posta all’entrata della tana del drago, il quale si fiondò a divorarla. La presenza di zolfo lo costrinse però ad abbeverarsi al fiume, in preda ad un bruciore indomabile. Fu così che bevendo troppo il mostro finalmente scoppiò, lasciando libera la città.
Sulla riva del fiume vi è una statua del drago, visibile tutto l’anno.
Kazimierz (quartiere ebraico)
64,000 ebrei, tra mercanti, banchieri, ristoratori e artigiani, vivevano a Cracovia prima della Seconda Guerra Mondiale e il centro della vita sociale, religiosa e commerciale ebrea era il quartiere Kazimierz.
Se ampliamo le statistiche all’intero paese stiamo parlando di 3 milioni di ebrei presenti in Polonia prima della guerra, decimati ad appena 10,000 – degli ebrei sopravvissuti molti non fecero comunque mai ritorno in Polonia.
Durante gli anni dell’occupazione tedesca (1939-1945) molti ebrei furono costretti ad abbandonare Kazimierz per essere rinchiusi in quello che diventò il ghetto: il quartiere Podgorze, a sud del fiume Vistola.
Nel ghetto si moriva di fame, o si veniva direttamente uccisi.
I meno fortunati (perché probabilmente morire sarebbe stato meglio) venivano deportati nei campi di concentramento, tra cui il più famoso al mondo Auschwitz, a pochi km da Cracovia.
Kazimierz è ancora oggi uno dei quartieri ebraici più belli d’Europa, scelto inoltre da Steven Spielberg come set cinematografico del suo Schindler’s List.
La piazza principale del quartiere – Plac Nowy – ospita diversi food stand nell’area chiamata Okrąglak (letteralmente “rotonda”), dove assaggiare ottimo cibo polacco a prezzi davvero stracciati. Il tutto avvolto nell’atmosfera tipica di un posto dove la storia sembra essersi fermata al secolo scorso.
Pijalnia Wódki i Piwa
Dopo svariati spunti su “Cosa vedere a Cracovia” direi che è ora di prendersi una pausa e chiedersi “Dove bere a Cracovia” una bella birra rinfrescante o, per meglio calarsi nella tradizione locale, un delizioso shottino di vodka.
La risposta è: Pijalnia Wódki i Piwa. Un posticino tradizionale, arredato con fogli di giornale appesi alle pareti e un’aria rustica che rende inevitabile il “wow, questa deve essere la vera Polonia”.
Ma il meglio deve ancora arrivare: il menù (e i suoi prezzi).
Con 4,50PLN o 1,10€ si porta a casa uno shot di vodka (dai gusti più disparati), oppure una birra, un bicchiere di vino o una bibita.
Con 9PLN o 2,20€ invece potrete assaggiare un tipico snack polacco, come uno dei seguenti:
- aringa sottolio: ogni persona del posto dirà che aringa e vodka vanno a braccetto su tutti i menù – e come dargli torto
- gzik: formaggio in fiocchi con erba cipollina o cipolla
- gelatina di maiale: a differenza delle aspettative è davvero buona
- zurek: zuppetta tradizionale
Ci sono 4 diversi bar della stessa catena “Pijalnia Wódki i Piwa” a Cracovia, se quindi ne trovate uno pieno non disperate.
Quello nel quartiere ebraico si trova in Plac Nowy, nella piazzetta citata prima, mentre gli altri tre sono situati nel centro di Cracovia (Stare Miasto).
Giorno 3
Lista delle cose da fare:
- Visitare Auschwitz e Birkenau
- Fabbrica di Oskar Schindler
Auschwitz
“Arbeit macht frei” – mai furono proferite parole più false.
“Il lavoro rende liberi”, questo erano costretti a leggere gli ebrei che varcavano i cancelli di un campo di concentramento, compreso quello di Auschwitz, un paese a sud della Polonia.
E’ così che infatti sarete accolti nel memoriale del lager più famoso al mondo.
Quando si parla di olocausto si nominano spesso gli ebrei, ma chiaramente le “scuse” per rinchiudere una persona erano le più disparate: idee politiche, orientamento sessuale, colore della pelle, religione e così via. Chi era diverso andava sterminato.
Purtroppo conosciamo tutti questa macchia nera nella storia europea, ma visitare Auschwitz è un modo importante per rendersi conto dell’impatto reale e concreto che questi luoghi ebbero sulla vita dei prigionieri e non soltanto sui libri di storia.
Cosa si vede ad Auschwitz
La visita mostra le condizioni in cui nei campi si era costretti a vivere, dormire, lavorare e persino andare in bagno.
Vi sono gli oggetti personali dei prigionieri degli ultimi mesi di attività del campo, come valigie, scarpe, pentole, pettini e molto altro.
Purtroppo sono in esposizione anche i loro capelli, perché venivano tutti rasati: uomini, donne, bambini e bambine, senza nessuna distinzione.
Le foto dei detenuti sono un altro aspetto duro del museo, comprese di data di internamento e decesso. Le espressioni di quelle persone sono vuote. Non c’è più amore né tristezza, non c’è speranza ma nemmeno paura. Sembra che non siano stati privati soltanto dei loro effetti personali, ma anche della loro persona.
Birkenau
La visita continua in un’altra sezione del campo di concentramento distante circa 3 km: Birkenau (o Auschwitz II), al quale si arriva con una navetta gratuita (ogni 10 min da aprile a ottobre / ogni 30 min da novembre a marzo).
Qui è possibile vedere la ricostruzione dei blocchi dove i prigionieri dormivano stipati come bestiame, dove si trovavano i forni crematori e la stazione dove convogli di deportati arrivavano da tutta la Polonia e non solo.
Ciò che si vede è molto forte, ma ciò che si immagina, grazie anche alle guide molto brave e preparate, è anche più intenso.
[Info utili]
Orari:
- 7:30-14:00 Dic
- 7:30-15:00 Gen, Nov
- 7:30-16:00 Feb
- 7:30-17:00 Mar, Ott
- 7:30-18:00 Apr, Mag, Set
- 7:30-19:00 Giu, Lug, Ago
- E’ possibile restare fino a 90 min dopo l’orario indicato
- Chiuso: 1 Gen, 25 Dic, Pasqua
Prezzi:
- Entrata individuale senza guida: gratuita
- Con guida (consigliato) in italiano: 50PLN (circa 12€) per 2,5h
Come arrivare
Il memoriale è raggiungibile sia in autobus che in treno, per la durata di circa 1h30 / 1h45. La stazione ferroviaria di Auschwitz dista però 20 minuti a piedi dall’entrata del memoriale, consiglio quindi di optare per l’autobus.
Auschwitz non è altro che la traduzione tedesca di Oświęcim, nome della cittadina polacca dove i tedeschi aprirono il campo di concentramento.
La stazione degli autobus (Kraków MDA) e quella dei treni (Kraków Główny) sono una accanto all’altra, a nord della città vecchia. Per trovare orari e informazioni sui trasporti basterà quindi inserire nel sito dei trasporti “Kraków” e “Oświęcim” come stazione di partenza e arrivo. Alcuni autobus fermano molto vicino al sito del memoriale, e sono quelli che riportano la dicitura “Oświęcim,(Muzeum)ul.Leszczyńsk“.
Per ulteriori informazioni sul memoriale di Auschwitz e Birkenau, qui il sito ufficiale.
Fabbrica di Oskar Schindler
Se al ritorno da Auschwitz avete ancora energia per un museo e se il nome Schindler’s List vi dice qualcosa, un’opzione per il pomeriggio può essere la fabbrica di Oskar Schindler, da cui Steven Spielberg trasse ispirazione per la sua famosa pellicola.
Si tratta della vecchia fabbrica di stoviglie smaltate, oggi trasformata in museo, divenuta famosa grazie al proprietario, che dando lavoro a centinaia di ebrei e quindi la possibilità di nascondersi nella sua fabbrica, salvò loro la vita.
La “lista di Schindler” infatti non era altro che l’elenco degli operai.
Parte del museo ricostruisce inoltre le condizioni di vita degli ebrei a Cracovia al tempo della guerra.
[Info utili]
- Orari Nov-Mar:
- Lun 10:00-14:00
- Mar-Dom 9:00-18:00
- Orari Apr-Ott
- Lun 9:00-16:00 (1° lun del mese 9:00-14:00)
- Mar-Dom 9:00-20:00
- Ultima entrata 90 min prima dell’orario di chiusura
- Chiuso ogni secondo martedì del mese
- Prezzi: 24 PLN (circa 5,60€)
- Gratis il lunedì (biglietti limitati)
Come arrivare?
La fabbrica-museo si trova in via Lipowa 4, nella zona industriale di Cracovia, circa 3 km a sud-est della città.
Vi sono autobus e tram che raggiungono la zona, anche se a parer mio taxi e Uber sono estremamente economici e molto più comodi.
Tutto sommato nemmeno a piedi è troppo lontano: in mezz’ora di cammino è facilmente raggiungibile dalla piazza centrale Rynek Główny.
Ghetto Heroes Square
A meno di 10 minuti a piedi dalla fabbrica di Schindler si trova Ghetto Heroes Square, punto nevralgico del ghetto dove le famiglie venivano divise per essere deportate.
In loro memoria ci sono oggi 70 sedie di bronzo e ferro che simboleggiano la tragedia dei posti vuoti lasciati dai residenti del ghetto.
Frasi utili in Polacco
Per concludere direi che una lezioncina di polacco non può che essere utile.
Ovviamente, essendo Cracovia una città molto frequentata da stranieri, nei principali negozi, ristoranti e siti storici sarà difficile non trovare qualcuno che parli inglese.
Ciò non toglie che salutare e ringraziare nella lingua locale è sempre qualcosa che strappa un sorriso e assicura maggior disponibilità da parte del nostro interlocutore, quindi perché non imparare un paio di frasi utili in Polacco!
- Grazie = Dziękuję (gienkùie)
- Prego = Proszę (proshe)
- Sì = Tak (tak)
- No = Nie (niè)
- Ciao = Cześć (ceshc)
- Buongiorno = Dzień dobry (gien dòbre)
- Arrivederci = Do widzenia (do vizzènia)
- Mi scusi, permesso = Przepraszam (pshepràsham)
- Cin cin (alla salute) = Na zdrowie (na zdrovie)
Pronti, partenza, via: Cracovia ci aspetta
Chi l’avrebbe mai detto che Cracovia era così ricca di storie, aneddoti e memorie del passato.
Cosa state aspettando? La Polonia vi aspetta. Direi che è ora di trasformare questo viaggio mentale in un vero e proprio viaggio low cost alla portata di tutti.
Se non vi è bastato leggere dei luoghi meravigliosi di Cracovia: ricordatevi che ottimo cibo e vodka vi accompagneranno nella vostra visita.
Belvedere, Chopin, Zubrowka sono tra le migliori marche di vodka al mondo e udite udite: sono tutte polacche.
Assicuratevi inoltre di assaggiare un bel piatto di Pierogi: una sorta di versione polacca dei ravioli con varie opzioni di ripieno, persino dolci. Il mio consiglio: ordinate tutte le varianti e condividetele coi vostri compagni di viaggio. Siete in solitaria? Beh, molti più pierogi per voi 😉
Dziękuję! 🤗
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Ti aspetto sui social e sulla newsletter per non perderti le prossime news travel’n’party di Che viaggi ti fai?
ottimo lavoro, reporter del mondo!
Ti ringrazio Marzia! Fammi sapere, se andrai a Cracovia, se ti saranno stati utili i miei consigli 🙂