8 motivi per visitare Berlino
Cosa vedere a Berlino
Berlino. Sembra non essere mai la città preferita di nessuno e amandola profondamente me ne sono sempre chiesta il motivo.
Forse perché è la città stessa a voler essere per pochi. Quei pochi che desiderano davvero scoprire cosa scorre nelle vene di questa capitale eccentrica e ribelle, che ha fatto dello straordinario il suo ordinario.
Ma tu hai scelto di darle una chance, ed è proprio per te che ho scritto questo articolo!
Per te che ne sei affascinato e vuoi sapere cosa vedere a Berlino, piena di contraddizioni e vibrazioni positive, dove lo stile di vita alternativo e la cultura underground si esprimono in 8 punti chiave che te ne faranno innamorare.

Porta di Brandeburgo – Tra le colonne si intravede un bus in verticale. Si trattava dell’opera temporanea dell’artista Manaf Halbouni che installò 3 autobus per ricordare il dramma della città siriana di Aleppo, dove questi venivano usati come barricate contro i cecchini durante la guerra in Siria.
8 motivi per visitare Berlino… e innamorarsene
1. Il Muro
“Berlin 1961-1989”
Il 2018 ha segnato un traguardo importante per la storia di Berlino: si sono celebrati 29 anni dalla caduta del muro, superando per la prima volta il tempo in cui era rimasto in piedi – 28 lunghi anni di divisione (1961-1989).
La storia che trasuda dai pannelli di cemento ancora presenti in vari angoli della città ha segnato il presente di un’intera generazione e ha cambiato il futuro di un intero paese – se non di tutto il continente.
Per questo la East Side Gallery, Checkpoint Charlie, la porta di Brandeburgo e il Berlin Wall Memorial sono tra i luoghi più significativi da visitare a Berlino.

East Side Gallery – Bacio fraterno socialista
📍 East Side Gallery
Finalmente il muro di Berlino cade e nel 1990 artisti da tutto il mondo sono chiamati a decorare il lato di Berlino Est con oltre 100 murales di diversi stili e colori.
Nasce così la galleria d’arte all’aperto più grande del mondo: con 1.3 km di memoria e riconciliazione, l‘East Side Gallery rappresenta la rinascita dopo un’epoca di distruzione.
I temi più ricorrenti sono pace, libertà, uguaglianza e unione, ma l’occhio di bue è senz’altro puntato sul “Bacio Fraterno Socialista” tra Erich Honecker (presidente del consiglio della Germania Est) e Leonid Brezhnev (segretario del Partito Comunista Sovietico).
Si tratta della riproduzione di una fotografia del 1979. Il bacio, all’epoca una normale formalità fra leader politici socialisti, non aveva nulla a che vedere con l’omosessualità: si trattava semplicemente del 30° anniversario della Repubblica Democratica Tedesca (DDR – Germania Est).
📍 Checkpoint Charlie
“You are now leaving the American sector” = “State lasciando il settore americano”
Posto tra il settore americano e quello sovietico di Berlino, Checkpoint Charlie era il più famoso passaggio di frontiera (detti in inglese checkpoints) tra il Capitalismo della Germania Ovest e il Comunismo della Germania Est.
Solo pochi autorizzati potevano usufruire di tali passaggi, come ad esempio militari, politici, giornalisti e visitatori stranieri.
Consiglio una visita al Museo del Muro – Checkpoint Charlie per scoprire le emozionanti storie di chi riuscì a scappare dalla Berlino Est (circa 3000 persone), con oggetti e materiali usati per le fughe (come auto e mongolfiere), foto, video e disegni.

Checkpoint Charlie – Ricostruzione del posto di blocco
Attenzione: per rappresentare Checkpoint Charlie come sarebbe stato durante gli anni di attività ci sono finti agenti disponibili a timbrare il passaporto dei turisti, simulando il passaggio da Berlino Est a Berlino Ovest. Consiglio di evitarlo perché alcuni paesi del mondo negano l’accesso ai viaggiatori che presentano tale timbro sul passaporto.
[Info utili]
- Orari museo:
- Tutti i giorni 9:00-22:00
- Prezzo:
- Adulti 14.50€
- Studenti: 9.50€
- Audioguida: 5€
- Per ulteriori info visita il sito ufficiale
📍 Porta di Brandeburgo
“Signor Gorbachov, abbatta questo muro”

Ronald Reagan sotto la Porta di Brandeburgo, 1987
Da emblema di divisione a simbolo di unione.
Fu proprio alla Porta di Brandeburgo, situata in corrispondenza del confine tra il settore sovietico e quello britannico, che nel 1987 il presidente americano Ronald Reagan proferì tali parole, rivolgendosi al segretario generale del Partito Comunista Sovietico.
La Porta di Brandeburgo è uno dei simboli di Berlino dalla fine del 1700, quando fu commissionata da Federico Guglielmo II, re prussiano, come segno di pace e porta della città, perfetta per valorizzare il lungo viale Unter den Linden.
📍 Berlin Wall Memorial
Lungo Bernauerstraße, attraverso una fessura del muro, si può vedere la striscia di confine, detta anche “striscia della morte“: l’area di terreno posta fra i due lati del muro, con la ricostruzione di una torretta di guardia necessaria a controllare – e purtroppo uccidere – chi tentava la fuga.

Berlin Wall Memorial
Si può inoltre visitare la piccola Cappella della Riconciliazione (ricostruita nel 2000), un centro di documentazione all’aperto con pannelli informativi, foto e video di chi scappò da Berlino Est e l’enorme murales di Marcus Haas.
Berlino venne tranciata in due, proprio come un pezzo di carne, ed è così che Marcus Haas volle disegnarla, rappresentandone i distretti nella nervatura di un’enorme bistecca.
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2. I Locali Alternativi & Underground
Siamo negli anni ’90, la città si è riunita ed inizia a trasformarsi.
Si respira libertà ma soprattutto frustrazione. Finalmente i berlinesi possono dare sfogo alla necessità di trasgressione repressa ormai da mezzo secolo e lo fanno con musica techno e cultura underground – tutt’ora aspetti cardine della società berlinese.
Josh Wink (dj e produttore di Philadelphia) parla del Tresor, storico club di Berlino fondato nel 1988:
“I don’t do drugs but I feel like I’m on drugs when I’m down there”
“Non assumo droghe, ma quando sono là sotto mi sembra di essere fatto”
Queste istituzioni, è così che vengono chiamati i club berlinesi, sono spesso più simili a scantinati che a vere e proprie discoteche, dove regna il buio e la libertà di espressione – per chi è ammesso!
Sì, perché le politiche di ingresso di alcuni club di Berlino sono parecchio dure, talmente dure da spingere il regista David Dietls a coinvolgere i 3 buttafuori più temuti di Berlino per girare un documentario: Berlin Bouncer (Aprile 2019).
Tra i protagonisti c’è Sven Marquadt, il bouncer del Berghain, uno dei club più trash e selettivi del mondo. Entrare è quasi impossibile e proprio su quel “quasi” sono riuscita a giocarmi una chance.
Se vuoi scoprire di più su Sven, il Berghain e come ho fatto a entrare, trovi qui la mia storia.

Sven Marquardt, bouncer del Berghain
Non per tutti
Andare a ballare a Berlino è un’esperienza. C’è gente che si sveste e gente che si traveste, sicuramente non è per tutti.
Sono luoghi frequentati soprattutto da omosessuali e gente che con i cliché ci azzecca ben poco.
I locali più grotteschi, come il Berghain e il KitKat, diventano spesso set di atti erotici, con personaggi seminudi e dal vestiario sadomaso, con lattice e pelle in grandi quantità.
Come dice il dj tedesco Sven Vath “E’ come entrare in un altro mondo”
Attenzione, non si tratta di bordelli, soltanto di isole di estrema libertà. Ma se non sei sicuro di riuscire a digerire un’esperienza di tale portata non c’è problema: ci sono locali dal profilo meno trash ma sempre molto underground, come può essere il Suicide Circus o il Tresor.
Non sei amante di techno e musica elettronica?
Allora le serate jazz, reggae e le jam session del Badehaus possono fare a caso tuo.
Vuoi sperimentare un locale alternativo, ma ballare non fa per te?
Il Roses, molto kitsch e totalmente ricoperto di pelo rosa, o il Madame Claude, con arredamento appeso al soffitto, possono essere ottime alternative.
- Roses Bar
- Madame Claude
3. La Storia
Ogni angolo di Berlino nasconde un tassello di storia. Una storia che in meno di un secolo è riuscita a travolgere l’intera nazione. Parliamo di due Guerre Mondiali, l’ascesa del Nazismo, l’Olocausto, la divisione del paese, il muro, il Comunismo.
Una visita a Berlino senza entrare alla Topografia del Terrore o perdersi tra i blocchi del Memoriale alle vittime ebree d’Europa sarebbe una visita incompleta.
Soprattutto per l’effetto domino che questi avvenimenti hanno avuto su tutto il continente e sul resto del mondo, raggiungendo l’importanza globale che tutti conosciamo.
📍 Topografia del Terrore
Non lontano da Potsdamer Platz, l’esposizione (a ingresso libero) è allestita all’interno dell’ex sede della Gestapo, del comando delle SS e della cancelleria del Reich.
E’ proprio qui, nella cosiddetta sede del terrore, che si organizzarono le persecuzioni naziste, gli annientamenti e i genocidi.
Diversi documenti, fotografie e video ripercorrono il terribile periodo storico tra il 1933 e il 1945, dall’elezione di Hitler alla fine del secondo conflitto mondiale.
All’esterno dell’edificio c’è inoltre una parte del muro di Berlino ancora eretta.

“Madness” (follia) sul Muro di Berlino all’esterno della Topografia del Terrore
[Info utili]
- Orari:
- Tutti i giorni 10:00-20:00
- Chiuso: 24 Dic, 31 Dic, 1 Gen
- Entrata gratuita
- Per ulteriori info visita il sito ufficiale
📍 Memoriale dell’Olocausto
2711 blocchi anonimi e freddi, di diversa altezza, posti uno di fianco all’altro come sarcofagi su un terreno volutamente irregolare, un labirinto di sali e scendi dove l’obiettivo dell’artista, l’americano Peter Eisenman, fu quello di non avere obiettivo.
Sta a te decidere cosa percepire, cosa provare, su cosa riflettere.

Memoriale dell’Olocausto
📍 DDR Museum
Di musei a Berlino ce n’è parecchi, più di 170 per l’esattezza.
Se sei un amante di storia, scienze o arte avrai modo di occupare diverse ore del tuo viaggio sull’Isola dei Musei (Museumsinsel) che, situata sul fiume Sprea, ospita ben 5 musei, costituendo un patrimonio artistico e culturale inestimabile.
Ma se non sei un amante di gallerie ed esposizioni, questo può essere un accattivante compromesso.
Il DDR è un museo interattivo che ci riporta ai tempi della Guerra Fredda nella Germania Est (Deutsche Demokratische Republik = Repubblica Democratica Tedesca).
Gli argomenti che si possono “toccare con mano” potendo interagire con oggetti, vestiti, documenti e molto altro sono molteplici: dalla vita di tutti i giorni al muro di Berlino, dall’approvvigionamento dei supermercati alla Stasi.
Ideale per chi ha voglia di esplorare la Germania comunista e la vita di chi ne era “prigioniero”.
[Info utili]
- Orari:
- Da Lunedì a Domenica 10:00-20:00
- Sabato: 10:00-22:00
- Prezzo: 9.80€
- Per ulteriori info visita visita il sito ufficiale
📍 La Biblioteca Affondata
Dal DDR Museum, passando per l’Isola dei Musei, ha inizio il viale principale di Berlino “Unter den Linden”, una passeggiata che conduce fino alla Porta di Brandeburgo.
E proprio lungo questo boulevard si trova piazza Bebelplatz, famosa non tanto per i maestosi edifici che la circondano, come l’opera e la biblioteca nazionale, o la rinomata Humboldt University, ma per un evento ben più cupo: il rogo appiccato dai nazisti nel 1933 per bruciare tutti i libri di ideologie contrastanti – circa 25.000 volumi.
Oggi, a commemorare quel vergognoso evento, c’è un monumento: la rappresentazione di una biblioteca interrata con gli scaffali completamente vuoti, visibile da una botola di vetro.

Rogo dei libri anti-fascisti, 1933
4. La Street Art
L’arte di strada di Berlino è ciò che personalmente amo di più. La amo per la sua irriverenza e sfacciataggine.
Ogni graffito, murales e scultura di Berlino sembra gridare ‘guardami e criticami, sono qui per un preciso motivo’! E ce n’è davvero in ogni angolo della città.
Tolti la East Side Gallery e il bisteccone sopra citati, ecco un altro paio di posticini artistici da non perdere.
📍 Rosenthaler Str. 39
Non lontano da Hackescher Markt, in un complesso di 8 cortili comunicanti chiamato Hackesche Höfe, si trova uno dei vicoli più spettacolari della street art di Berlino, con un collage di graffiti e poster che ne copre quasi interamente le mura.
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📍 Friede sei mit Dir
Intitolato “Friede sei mit Dir” (“La pace sia con te”), ma comunemente soprannominato “Il pene sopra Berlino“, questo sfacciato e irriverente bassorilievo sovrasta la facciata del quotidiano satirico tedesco Taz.
Il pene più fotografato di Berlino è l’opera artistica di Peter Lenk, che si prese gioco del presunto allungamento del membro del direttore di un’altra testata giornalistica.

Friede sei mit Dir
📍 Spreepark
Forse street art non è il modo migliore per definire un parco divertimenti abbandonato…
Ma quella ruota panoramica piena di ruggine ed erbacce, gli scheletri deserti di gazebo e giostre, tutto lasciato a se stesso dal 2001, è di fatto diventato un set molto amato dai writer di Berlino.
Lo Spreepark aprì nel 1969 per i 20 anni della DDR e costituì di fatto l’unico parco divertimenti mai esistito nella Germania Est. Negli anni ’90 fu rinnovato su un modello occidentale, per poi chiudere definitivamente i battenti nel 2001 per bancarotta.
Situato nel distretto di Plänterwald, è accessibile soltanto tramite visite guidate (in tedesco e inglese) organizzate dallo staff nei weekend e giorni festivi da aprile a novembre, ma internet è pieno di testimonianze di chi scavalca il recinto per girovagare tra i fantasmi di quello che sembra essere il set di un film horror.
Se sei in vena di trasgressione, occhio alla vigilanza!
Per info e prenotazione dei tour guidati, visita il sito ufficiale, anche se il sold-out delle visite è purtroppo spesso assicurato.
Progetti per il futuro del parco? Si parla di musica, arte ed eventi culturali. Staremo a vedere come Berlino riuscirà a sorprenderci!
5. La Gente
“A lot of interesting people gather in one place”
“Un sacco di persone interessanti si riuniscono in un unico posto”
Così dice Frank Künster, un altro dei tre famosi bouncer di Berlino presente nell’omonimo film.
A Berlino ti vesti come vuoi, ascolti la musica che vuoi, puoi essere come vuoi.
E questo senso di libertà, oppresso per così tanti anni, è oggi una delle forze motrici della città, uno dei fattori che la rende così dinamica, versatile ed eclettica, proprio come ogni metropoli europea dovrebbe essere, ma che a Berlino viene meglio.

Sulle rive del fiume Sprea
6. Friedrichshain – Dove dormire a Berlino
Il mio quartiere preferito a Berlino è indubbiamente Friedrichshain.
Fulcro dello sviluppo industriale e ferroviario nell’800, Friedrichshain è oggi il centro della vita notturna e dell’espressione punk e alternativa della città, dove molti vecchi fabbricati sono stati trasformati in club e locali (come il Berghain e il Suicide Circus).
Per ogni mia visita a Berlino ho scelto di alloggiare in questo distretto, comodamente collegato al centro (Mitte) tramite la metro e con numerosi ristoranti, discoteche e bar raggiungibili a piedi.
Ormai sono un’affezionata del Plus Berlin, dove sono disponibili sia camerate che stanze private, oltre a bar, ristorante, un giardino interno con tavoli da ping pong e persino piscina coperta e sauna.
7. Il Currywurst
Fammi indovinare… stai pensando che tedeschi e cucina non vanno d’accordo, quindi sul cibo non ci sarà proprio modo di persuaderti.
Ma anche la gastronomia fa parte della cultura di un luogo e deve essere parte integrante del viaggio!
Quindi, ora che ti ho convinto ad assaggiare le mirabolanti delikatessen tedesche, voglio parlarti di currywurst!

Non si può semplicemente visitare la Germania senza provare il currywurst
Firma della cucina berlinese – talmente importante che fino a poco tempo fa era persino possibile visitare il Currywurst Museum.
A parte il fatto che un museo su una salsiccia non l’avrei consigliato a prescindere, si sono accorti che dà più soddisfazione addentarlo piuttosto che guardarlo in una teca, così hanno chiuso i battenti anche loro.
Tuttavia il currywurst popola ancora orgoglioso le strade non solo di Berlino, ma della Germania intera, dove ogni anno se ne consumano circa 800 milioni.
Cos’è il currywurst
Una salsiccia di maiale (bollita o grigliata), solitamente tagliata a rondelle per comodità, condita con una deliziosa salsa a base di pomodoro e curry e a volte una spolverata di peperoncino.
In accompagnamento troviamo pane bianco o patatine.
A inventare questa particolare salsa al curry nel 1949, in seguito registrata sotto il marchio “Chillup“, fu una signora di nome Herta Heuwer che iniziò a vendere currywurst a Charlottenburg, in quello che sarebbe diventato il banchetto di strada più popolare di Berlino (ora al suo posto c’è una targa commemorativa – Kantstraße 101).
Lo stand più famoso oggi è il Curry36 (sul menù anche salsicce bio e vegan) situato in tre zone di Berlino, ma camminando per le strade berlinesi ti accorgerai che è facile trovare currywurst pressoché ovunque.
Si tratta chiaramente di cibo di strada… ma è buono, economico, saziante e tipico. Quindi, perché non provarlo?
8. La Metro
La cosa interessante della metro? Il segnale di avviso di chiusura delle porte.
Uno dei dj tedeschi più famosi del mondo, Paul Kalkbrenner, autore dell’album ‘Berlin Calling‘ e protagonista dell’omonimo film autobiografico, ha trovato ispirazione proprio da quel suono per uno dei suoi brani più celebri: ‘Train‘.
Qui sotto trovi il video della chiusura delle porte seguito da un pezzo della relativa traccia.
La metro di Berlino è decisamente il mezzo di trasporto più comodo per muoversi in città e si divide in due linee:
- quella sotterranea: U-Bahn
- e quella in superficie: S-Bahn
L’area urbana di Berlino si divide invece in tre zone (ABC), ma tutte le attrazioni turistiche e i luoghi interessanti da visitare si concentrano nella zona AB, quindi per muoversi è sufficiente un biglietto “semplice” (lo stesso biglietto è utilizzabile sull’U-Bahn e l’S-Bahn).
- 2,80€ – Biglietto singolo
- 7,00€ – Biglietto giornaliero (valido fino alle 3:00 del mattino seguente al giorno di obliterazione)
- 9,00€ – Biglietto 4 corse

Metro di Berlino al tramonto
I biglietti sono acquistabili presso ogni stazione della metro. Attenzione perché non sono presenti tornelli di controllo, ma i controllori ci sono (spesso in borghese) e hanno una gran voglia di multare chi è sfornito di biglietto convalidato.
Visita il sito ufficiale per maggiori informazioni.
Sei pronto per immergerti nell’atmosfera unica e travolgente di Berlino? 😊
Usa #cheviaggitifai nelle foto che scatterai durante il tuo viaggio! Non c’è niente di più bello per me che vedere le vostre foto nei miei posti preferiti!
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